Impegnato dal 1984 nei restauri e nella tutela dei maggiori monumenti e in diversi siti archeologici di Roma (Palatino, Foro, Colosseo, Appia antica, Villa Quintili, Cecilia Metella) Piero Meogrossi, architetto del Ministero BB.AA.CC. presso la Soprintendenza Archeologica di Roma, ha svolto ricerca e studi di rigore per la nova forma urbis Romae rinvenendo regole e misure disperse dentro il disegno della topografia antica. Le stratificazioni fisiche e simboliche messe a confronto con le misurazioni calendariali compilate da calcoli di terra e di cielo sviluppano modelli come il Labirinto di Porsenna descritto da Plinio il Vecchio evidenziando il linguaggio per un vedere antiquariale per la cui decodificazione occorre prendere in esame il culto pre-cristiano del Sol Invictus, dati costantemente aggiornati e corretti col disciplinare archeologico. Il metodo di lavoro propone nella sostanza una ricerca identitaria sulla forma geo-topografica ed astronomica di Roma e dei suoi luoghi strategici , disegno di una casa-città accordabile col sistema topografico istruito sin dalle origini di Roma, insomma una tesi ulteriore per un disegno della citta-stato Roma associato alla narrazione del mitico Romolo accreditata dall'archeologo Carandini.
continua
Città | POLIS | ROMA | |
Casa | OIKOS | PALATINO | |
Regola | NOMOS | COLOSSEO |
Il rituale labirintico di una hyerogamia (lusus troae) nell'oinochoe di Tragliatella (Cerveteri VII-VI sec.a.C.) rimanda alla ruota cerimoniale con il suo piccolo uccello (Jink torquilla - torcicollo) che imitando il volo del Picchio sopra il colle Palatino marca il passaggio augurale del dio Giano anche dentro la valle di Strenia che ospita la mole grandiosa del Colosseo. La presenza-guida del bue sacro Api, raffigurato assieme a Giano bifronte nella stele ritrovata durante gli scavi della c.d. collina Velia nel 1932 a Roma rimanda alle fonte latina in cui si fa partire l'antica via Sacra proprio dal sacellum Streniae. Quella posizione particolarissima in qualche modo connessa alla direttrice dell' AXIS PALILIA che attraversa la valle centrale di una Polis, regolamentava i percorsi di un antico Septimontium ed ai rituali per l'antichissimaTroia (27 sacraria Argivorum) che supportavano i simboli consacrati della società romana, come quelli scolpiti in pietra che il senato romano avrebbe posto sull'arco di Costantino a tutela e memoria dell'ingresso al labirinto-Roma.